Guida alle tipologie di pickup

TEXT_AUTHORFrancesco Arioli
TEXT_PUBLISHED30-07-2025
Guida alle tipologie di pickup

Il pickup è sicuramente uno dei componenti che contribuisce maggiormente all’impostazione timbrica di una chitarra elettrica. Tecnicamente può essere un trasduttore elettromagnetico o meccanico (nel caso dei sensori piezo) che rileva le vibrazioni delle corde e le converte in un segnale elettrico.

La tipologia, la costruzione, i materiali e il posizionamento del pickup influenzano direttamente timbro, risposta dinamica, livello del segnale in uscita, quantità di rumore: tutto queste variabili poi interagiscono con la strumentazione “a valle” nella catena del segnale, creando sostanzialmente infinite interazioni. Non bisogna però dimenticare che il timbro di una chitarra elettrica non dipende unicamente dal pickup, ma dall’interazione di questo con le caratteristiche timbriche proprie dello strumento (per fare un esempio pratico, un Single Coil abbinato ad un corpo in mogano, sarà sempre un abbinamento rischioso, se non bizzarro.

Ogni tipologia di pickup ha una storia, un’identità sonora precisa e applicazioni più o meno specifiche.

Di seguito esaminiamo le principali categorie, cercando di offrire un quadro completo sia dal punto di vista tecnico che musicale.

Single Coil

Il pickup single coil è il punto di partenza della chitarra elettrica moderna. Introdotto negli anni ’30 da Rickenbacker e reso celebre da Leo Fender negli anni '40 tramite l’implementazione nei modelli Stratocaster e Telecaster. La sua costruzione è semplice: una singola bobina di filo di rame avvolta attorno a una serie di magneti (o a un magnete unico con poli metallici). È il tipo di pickup che offre la trasduzione più diretta e trasparente del movimento della corda.

Questa semplicità costruttiva comporta una timbrica molto aperta, con una risposta rapida agli attacchi e una grande sensibilità alla dinamica. Tuttavia, proprio per la sua struttura, è anche il più esposto alle interferenze elettromagnetiche, da cui il caratteristico “hum”, ovvero il ronzio tipico del Single Coil.

Caratteristiche:
  • Suono brillante, con presenza sulle frequenze medio-alte.
  • Buona separazione tra le corde.
  • Sensibile all’articolazione della pennata e al tocco.
  • Output relativamente basso rispetto ad altre tipologie di pickup.
  • Sensibile al rumore di fondo (interferenze a 50/60 Hz).
Contesto d’uso:

Perfetto per chi cerca suoni nitidi e articolati, molto usato in Funk, Country, Blues, Pop e Classic Rock. I pickup Single Coil sono spesso associati a suoni puliti o leggermente saturi.

Humbucker

I pickup Humbucker sono stati progettati per risolvere un problema specifico dei Single Coil: il rumore di fondo. Inventati da Seth Lover per Gibson alla fine degli anni '50, impiegano due bobine avvolte in direzioni opposte e polarizzate in modo inverso, creando un effetto di cancellazione del rumore (Noise Cancelling).

Dal punto di vista sonoro, questa configurazione influisce anche sulla gamma di frequenze trasmesse, rendendo il suono più ricco nelle medie e basse, con un output maggiore. Gli Humbucker tendono a produrre un segnale più compresso e potente, meno sensibile al tocco rispetto ai single coil, ma anche meno brillante.

Caratteristiche:
  • Segnale più forte e stabile.
  • Gamma medio-bassa più pronunciata, frequenze alte più smussate e tonde.
  • Suono pieno, con sustain maggiore.
  • Molto silenzioso, ottima resistenza ai disturbi elettrici.
  • Minor sensibilità alle variazioni dinamiche rispetto ai Single Coil.
Contesto d’uso:

Scelta standard per generi "High Gain" come Rock, Hard Rock e Metal. Ottimo anche per Jazz e Fusion, dove il suono rotondo e controllato è preferito.

P90

Il P90 è una via di mezzo tra il Single Coil e l’Humbucker. Nasce negli anni ‘40 proprio da Gibson, come alternativa più “robusta” al single coil. Si presenta con una bobina larga e piatta e magneti a barra sotto ai poli, che gli conferiscono un’uscita superiore ai classici single coil e un suono più spinto, ma senza la doppia bobina dell’humbucker.

Dal punto di vista timbrico, i P90 sono noti per il loro carattere diretto, leggermente ruvido, con una buona spinta sulle medio-basse ma mantenendo una certa apertura in gamma alta. Possono risultare brillanti, ma con più corpo rispetto ai single coil, e più “ruvidi” rispetto agli humbucker.

Caratteristiche:
  • Suono aggressivo ma articolato.
  • Gamma media presente, buona definizione sugli alti.
  • Output intermedio tra single coil e humbucker.
  • Sensibile al rumore, essendo a bobina singola.
Contesto d’uso:

Utilizzati in ambito Blues, Rock alternativo, Punk e Classic Rock. Molto apprezzati per la loro versatilità e per la capacità di tagliare il mix senza diventare invadenti.

Mini Humbucker

I Mini Humbucker sono una variante più compatta del classico Humbucker. Mantengono il principio della doppia bobina ma con dimensioni più ridotte e tolleranze costruttive diverse, il che incide sensibilmente sul comportamento sonoro. Sono stati sviluppati da Gibson e introdotti da Epiphone negli anni ’60; montati successivamente su modelli Gibson come la Firebird o la celebre Les Paul Deluxe.

Rispetto agli Humbucker tradizionali, offrono meno uscita e un suono più focalizzato, con maggiore definizione sulle alte frequenze e meno enfasi sulle medio-basse: un timbro che possiamo definire più “acido”.

Caratteristiche:
  • Suono più nitido e stretto rispetto a un Humbucker full-size.
  • Maggiore chiarezza sugli attacchi.
  • Rumore assente grazie alla doppia bobina.
  • Meno spinta in termini di volume e compressione.
Contesto d’uso:

Preferiti da chitarristi che cercano il calore di un Humbucker ma con più articolazione, ad esempio nel jazz, nel country o nel rock vintage. Ideali su strumenti Hollowbody o Semi-Hollow.

Pickup Attivi

I pickup attivi integrano un circuito di preamplificazione alimentato da batteria (di solito da 9V). Questo consente di controllare meglio il segnale, mantenendolo costante anche in presenza di cavi lunghi o effetti complessi, nonché di aumentare l’output risultante. Il marchio più noto è EMG, spesso associato a chitarristi metal e “shredder”.

Il preamp interno rende il suono più pulito e potente, ma introduce una leggera compressione che rende il pickup meno sensibile alla dinamica rispetto a un pickup passivo.

Caratteristiche:
  • Output elevato e costante.
  • Risposta frequenziale controllata e meno rumorosa.
  • Suono molto preciso, ma meno “organico”.
  • Richiede una batteria per funzionare.
Contesto d’uso:

Prediletto in contesti Metal, Industrial, Progressive, dove è richiesta una ripetibilità del suono e un alto controllo sul segnale. Ottimi anche per il live, dove la stabilità è priorità.

Blade e Rail Pickup

Questi pickup utilizzano una barra magnetica continua (Blade o Rail) al posto dei singoli poli. Il vantaggio principale è l’uniformità nella risposta tra le corde, specialmente durante i bending o le esecuzioni veloci. Possono essere progettati come Single Coil o Humbucker, e sono spesso abbinati a sistemi split coil per aumentare la versatilità.

Hanno guadagnato popolarità soprattutto tra i chitarristi moderni, che cercano consistenza, precisione e zero dead spot.

Caratteristiche:
  • Risposta uniforme su tutta la tastiera.
  • Buona definizione, anche ad alti livelli di gain.
  • Ottima scelta per tecnica avanzata e suonatori solisti.
  • Spesso con output elevato e suono moderno.
Contesto d’uso:

Ideali per generi tecnici come Shred, Prog Metal, Fusion. Utilizzati anche nel Rock moderno per la loro affidabilità timbrica.

Pickup Piezoelettrici

I piezo non sono pickup magnetici. Al contrario di questi che funzionano inducendo nella bobina, grazie alla vibrazione della corda metallica immersa nel campo magnetico del pickup, una corrente, i pickup piezoelettrici funzionano rilevando la vibrazione meccanica delle corde attraverso cristalli piezoelettrici montati. Sono utilizzati per simulare suoni acustici su strumenti elettrici, ma anche per amplificare strumenti acustici.

Non risentendo della composizione magnetica delle corde, offrono una timbrica neutra, ricca di armoniche e molto sensibile al tocco.

Caratteristiche:
  • Suono “acustico”, ricco di armoniche e dettagli.
  • Totalmente silenziosi dal punto di vista elettrico.
  • Necessitano quasi sempre di un preamplificatore.
  • Sensibili all’attacco e alla pressione sul ponte.
Contesto d’uso:

Utilizzati su chitarre ibride o elettriche con funzione acustica, oltre che per amplificare gli strumenti acustici. Perfetti per il Fingerstyle, l’accompagnamento unplugged e la registrazione diretta.

Conclusione: quali pickup scegliere?

Conoscere le diverse tipologie di pickup significa poter orientare con maggiore precisione le proprie scelte sonore. Non esiste un pickup “migliore” in senso assoluto, ma solo soluzioni più adatte a specifici contesti musicali e stilistici. Capire come funziona ciò che trasforma il suono delle corde nel segnale che arriva all’amplificatore è il primo passo per diventare padroni del proprio suono.