Il mondo delle corde per acustica

Le corde per chitarra sono l’anima viva dello strumento: vibrano, risuonano, raccontano storie. Prima ancora che la chitarra acustica assumesse la sua forma moderna, i musicisti pizzicavano corde realizzate con materiali rudimentali come budello animale, seta o capelli intrecciati. Le prime chitarre classiche e rinascimentali, così come il liuto e la vihuela, montavano esclusivamente corde in budello, spesso ricavato da intestini di pecora, un materiale elastico ma delicato, molto sensibile all’umidità e alla temperatura.
Nel XIX secolo, con la rivoluzione industriale, iniziarono a comparire le prime corde in metallo, inizialmente in acciaio non temprato e poi in bronzo, rame o ottone, spesso utilizzate per strumenti popolari come il banjo o le prime chitarre acustiche americane. L’introduzione delle corde avvolte, con un’anima in metallo attorno alla quale veniva arrotolato un filo di altro materiale, segnò una tappa fondamentale: permetteva di aumentare la massa della corda mantenendo una tensione e una flessibilità suonabili.
A partire dagli anni '30 e '40, grazie a pionieri come C.F. Martin, la chitarra acustica “flat top” divenne sempre più popolare, e con essa si affermarono le corde in Bronze 80/20, che offrivano brillantezza e volume per emergere nei contesti orchestrali o nelle jam folk. Dagli anni ’70 in poi, con la crescente attenzione per la durata e la costanza del suono, si diffusero leghe alternative come il Phosphor Bronze, meno soggette all’ossidazione, e negli anni 2000 nacquero le prime corde Coated, rivestite da microfilm protettivi contro il sudore e lo sporco.
Oggi i produttori offrono un’ampia gamma di materiali, dalle leghe tradizionali a quelle ibride, fino alle corde in Monel, nichel o composti sperimentali, ognuno con una firma sonora ben precisa.
L’anima della corda: forma ed evoluzione
Le corde per chitarra acustica — in particolare quelle avvolte (solitamente dalla quarta alla sesta corda) — sono costituite da un’anima centrale (core) e da un filo metallico avvolto attorno ad essa. L’anima può avere due forme principali: rotonda (round core) o esagonale (hex core).
Oggi, la stragrande maggioranza delle corde commerciali utilizza un’anima esagonale, una soluzione tecnica adottata per garantire maggiore stabilità e aderenza tra il core e il filo avvolto. La forma esagonale crea sei spigoli che aumentano la presa meccanica del filo, riducendo il rischio di slittamenti o “dead spots”, e assicurano una tensione più omogenea lungo tutta la lunghezza della corda. Inoltre, l’anima esagonale consente una produzione più rapida e industrializzata, diventando così lo standard di riferimento del mercato moderno.
Tuttavia, alcune corde — specialmente quelle pensate per musicisti vintage-oriented o boutique — utilizzano ancora un’anima rotonda, più fedele ai set pre-bellici. Il risultato è una sensazione più morbida sotto le dita e un suono leggermente più caldo e naturale, anche se a scapito di una minore stabilità e durata nel tempo.
In definitiva, anche la forma dell’anima, invisibile all’occhio, gioca un ruolo chiave nel determinare il feel e il timbro delle corde. Un dettaglio tecnico che, come spesso accade nella liuteria, diventa parte integrante dell’identità sonora dello strumento.
Tipologie di corde per chitarra acustica
Bronze (80/20 Bronze)
Composizione: 80% rame, 20% zinco
Suono: brillante, squillante, con una gamma alta molto presente e un attacco percussivo definito.
Caratteristiche: ampiamente utilizzate per registrazioni o generi che richiedono presenza e dettaglio.
Tendono però ad ossidarsi rapidamente, perdendo brillantezza dopo pochi giorni di utilizzo intensivo.
Phosphor Bronze
Composizione: lega di rame con una piccola percentuale di fosforo (circa 92% rame, 8% stagno e fosforo)
Suono: caldo, bilanciato, con medi pieni e acuti più morbidi rispetto alle 80/20.
Caratteristiche: maggiore durata rispetto alle 80/20, eccellente per fingerpicking e accompagnamenti dal timbro rotondo e naturale.
Silk and Steel
Composizione: nucleo in acciaio avvolto da una seta sintetica, con rivestimento in acciaio nichelato.
Suono: dolce, morbido, con attacco più controllato e dinamica contenuta.
Caratteristiche: ottime per folk e musica tradizionale. Tensione più bassa, ideali per chi cerca una sensazione più morbida
o ha esigenze fisiche particolari.
Nickel Bronze
Composizione: rivestimento in nichel puro su anima in acciaio.
Suono: molto trasparente e definito, esalta il timbro naturale della chitarra.
Caratteristiche: ideali per strumenti di liuteria con una voce distintiva, dove si vuole valorizzare la personalità dello strumento.
Coated
Composizione: disponibili in versioni 80/20 o Phosphor Bronze, ma con rivestimento in polimero o simili.
Suono: leggermente meno brillante delle corde non trattate, ma molto più costante nel tempo.
Caratteristiche: durata superiore, ideali per uso live o per chi vuole ridurre la frequenza dei cambi.
Monel
Composizione: lega di nichel e rame.
Suono: asciutto, vintage, con medi spinti e bassi compressi.
Caratteristiche: perfette per strumenti archtop o per timbri pre-war, meno brillante ma molto espressiva nei medi.
Conclusione: la scelta è nella voce del musicista
Non esiste una “corda migliore” in assoluto, ma solo quella più adatta a ciascun contesto musicale, tipo di chitarra e tocco personale. Un chitarrista che predilige la brillantezza e la definizione nei live potrebbe orientarsi su un set 80/20, mentre chi cerca profondità nei bassi e calore nei medi troverà nei Phosphor Bronze un alleato fedele. E se la priorità è la durata, allora le corde coated rappresentano una scelta strategica.
Le corde, in fondo, sono un'estensione della voce del musicista. E come ogni voce, vanno ascoltate, provate e scelte con consapevolezza.