Line 6 Helix e le simulazioni a modelli fisici
L’amp modeling è un argomento piuttosto complesso da trattare. Ma avendo avuto occasione di visitare gli stabilimenti Line6 riteniamo sia molto interessante, per chi avesse voglia di affrontare una lettura mediamente impegnativa, comprendere meglio di cosa si tratta.
L’obiettivo dell’amp modeling è stato fin dagli albori sostituire hardware con software.
Per motivi di comodità e versatilità, infatti, è sempre stato il sogno di ogni chitarrista avere il suono di un Marshall JCM800, di un Mesa Boogie Dual Rectifier e magari di un Fender Twin Reverb nello stesso amplificatore.
Questo a livello analogico è ovviamente impossibile, in quanto questi amplificatori hanno circuitazioni e componentistiche completamente diverse.
Tuttavia è ciò che l’amp modeling ha sempre tentato di fare, con l'ausilio del software.
Tutto iniziò 20 anni fa. I pionieri furono i tecnici di Line6, fondata da Marcus Ryle, che offrirono con l’AxSys il primo amplificatore modeling. Lo sviluppo dei prodotti "modeling" portò all'avvento di numerosi altri modelli di successo negli anni, dal leggendario POD, fino alle più recenti pedaliere HD500X ed Helix.
Come per i cellulari, anche per gli amplificatori ed unità effetto a “modeling” il passare del tempo ha reso disponibili componentistiche e DSP migliaia di volte più potenti di quelle su cui "giravano" i primi amplificatori “modeling”.
Ma entriamo nel dettaglio dell’amp modeling, che in italiano possiamo definire emulazione a modelli fisici.
Il termine “modelli fisici” fornisce una chiave di lettura di più semplice comprensione.
Una emulazione “modeling”, o appunto a modelli fisici, è una emulazione che giunge al risultato finale (il suono emulato) mediante la capillare, nonché scientifica, analisi e replica del comportamento dei singoli componenti dell’amplificatore emulato, ovvero di come questi interagiscono tra loro al variare degli scenari (per scenari intendiamo diverse regolazioni dei controlli, differente segnale in ingresso, etc).
In parole più semplici l’amp modeling utilizzato da Line6 non è un semplice profiling come su Kemper, ovvero dove viene emulato il suono di un amplificatore con una determinata regolazione, un'emulazione statica (salvo considerare la variabile di segnale in entrata).
L’amp modeling di Line6, studiando come tutti i singoli componenti (valvole, trasformatori, potenziometri) dell’amplificatore variano ed interagiscono tra loro al mutare delle regolazioni, crea una emulazione completa e dinamica.
Quindi al contrario delle emulazioni di Kemper, le quali al di fuori dei parametri con cui è stato catturato il suono hanno al variare delle regolazioni un basso grado di accuratezza, le emulazioni presenti di Helix, partendo dal comportamento delle singole componenti (e non dal suono finale) hanno un grado di accuratezza estremamente elevato al mutare delle variabili.
In parole molto povere Kemper, dato un determinato preset di profiling, quando si modifica un parametro (per esempio si abbassa il gain), sfrutta un modello matematico che “tira un po’ ad indovinare“ le conseguenze in termini di suono. Helix invece, sfrutta un modello dinamico, in grado di essere fedele in tutte le situazioni di regolazione.
Spiegato questo punto cerchiamo di capire come viene creata la emulazione a modelli fisici di un amplificatore.
Partiamo dal capire dove viene fatto. Line6 dispone di una struttura a dir poco strepitosa, con diversi studi di registrazione, con pavimenti flottanti, isolamento acustico di prima qualità. Un’ambiente all’avanguardia.
In merito agli amplificatori utilizzati per il modeling Line6 ha acquisito nel tempo una collezione incredibile di amplificatori vintage e sono proprio questi che vengono utilizzati per la creazione dei modelli fisici.
Chiariamo un punto che dà l'idea del livello di complessità dell'amp modeling che sta alla base di Helix. Il tempo per creare un singolo modello di un amplificatore è mediamente di un mese, quindi potete comprendere la complessità di un singolo preset che trovate all’interno della vostra Heilx. Il numero di variabii che interagiscono è impressionantemente alto.
A livello pratico la creazione del profilo di suono parte dall’analisi elettrica delle singole componenti dell’amplificatore, sia in situazione statica, sia al mutuare delle singole regolazioni/variabili. Questi dati vengono inseriti in un programma che li gestisce tenendo presente anche il modo in cui questi parametri influenzano a cascata ed indirettamente altri parametri, creando così un modello dinamico.
L’analisi poi entra in una fase di perfezionamento in cui il suono risultante viene aggiustato confrontando gli spettri dell’amplificatore originale che viene fatto suonare (microfonato) all’interno dello studio e della emulazione che gira sul software.
Ritengo ora abbiate gli elementi per comprendere la serietà del lavoro svolto dai tecnici Line 6 e l’accuratezza delle emulazioni.
Vorrei infine fare un ulteriore apprezzamento. La facilità di utilizzo. Al contrario dei concorrenti diretti presenti sul mercato, Helix è estremamente user-friendly. Non è cosa banale, in quanto la malleabilità di cui è stato dotato questo prodotto, sia in termini di controlli che in termini di collegamenti, lo rende adattabile ad infiniti ambiti e situazioni. Sotto questo aspetto si nota tutto il know-how di oltre 20 anni di presenza di Line6 nel settore, una presenza che è stata sempre all'insegna dell'innovazione.
Non a caso il motto di Line 6 è INSPIRING INNOVATIONS!.